Indagine abitativa

Nel corso del periodo aprile-dicembre 2014, in un’ottica di ipotesi di sviluppo del Progetto, è stata predisposta e portata a termine un’indagine con i Centri Psico Sociali del Dipartimento di Salute Mentale per quantificare la situazione dei pazienti raggruppabili nelle seguenti categorie:

        Non ho una casa

  • Pazienti attualmente in Istituto, Comunità, RL,  che non hanno alcuna soluzione abitativa (casa di proprietà o casa Aler assegnata)

        Totale 35

       Ho una casa ma non ci sto mai

  • Pazienti che hanno una soluzione abitativa (casa di proprietà, casa Aler, casa in affitto, etc…) ma che non la utilizzano e risiedono presso un familiare, in Residenzialità o altrove)

        Totale 27

       Abito con i familiari…ma poi?

  • Pazienti che risiedono in famiglia, con genitori anziani o malati, per i quali si prevede sia molto difficile o impossibile continuare a vivere nella propria abitazione autonomamente alla morte del familiare

        Totale 59

       Ho una casa..sono solo ma non ce la faccio

  • Pazienti con una soluzione abitativa (casa di proprietà, casa Aler, casa in affitto, …) rimasti orfani e attualmente in una situazione di grande difficoltà a gestire la quotidianità in casa propria

        Totale 16

L’indagine condotta, espressione di un lavoro coordinato con il Dipartimento, può essere considerata un punto di partenza per una riflessione condivisa in équipe e con i CPS sulla situazione e per individuare, sulla base delle necessità emerse, una  strategia volta al futuro anche in senso preventivo,  agendo sia su aspetti socio-ambientali (mancanza di una soluzione abitativa, case inutilizzabili, aree cittadine degradate, genitori anziani o malati)  che riabilitativi (difficoltà a gestire la quotidianità, mancanza di autonomie sociali e personali).

Le situazioni indicate nella ricerca come possibili ambiti di intervento del Progetto evidenziano una bisogno (137 casi),  sul quale il Supported Housing   riesce  ad intervenire solo parzialmente in ragione delle risorse disponibili.

L’indagine è stata condotta anche con videointerviste a 4 pazienti, ciascuno incluso in una delle categorie citate. Il video,  visibile qui sotto, è ancora una volta occasione per arricchire dati quantitativi con elementi qualitativi e soggettivi dando voce ai “protagonisti”